26 ottobre 2005

Lifting

Una donna decide di farsi un lifting facciale per il suo 47 compleanno.
Spende 15.000 dollari, ma si sente molto ringiovanita e soddisfatta dei risultati.
Sulla via di casa si ferma ad una edicola per comprare il giornale e prima di andare via domanda al venditore: "Probabilmente non le interessa, ma quanti anni crede che io abbian secondo lei?"
"Beh, circa 32" risponde il venditore. "Vede, io ho 47 anni" dice la donna soddisfatta, e se ne va.
Poco dopo entra al McDonald's e fa al cassiere la stessa domanda: "Credo su per giù 29" risponde. "Ebbene, ne ho ben 47!"
E ora la signora si sente veramente molto soddisfatta di se stessa. Mentre aspetta l'autobus, chiede ad un vecchietto la stessa domanda.
"Vede signorina" risponde " io non vedo più molto bene; la mia vista se ne sta andando. Però quando ero giovane avevo un metodo infallibile per dire l'età delle donne. Se mi permettesse di me! ttere la mia mano nelle sue mutande potrei dirglielo senza problemi"
La donna incuriosita ci pensa un po' e poi accetta. Allora il vecchio le slaccia i pantaloni, le infila le mani nelle mutande e comincia a toccare.
Dopo qualche minuto la donna comincia a spazientirsi e gli chiede: "E allora quanti anni ho?" "Secondo me, lei ha 47 anni"
"E' veramente stupefacente, ma come ha fatto?"
"Semplice, ero dietro a lei al McDonald's"

10 ottobre 2005

Il prete

Un prete siciliano viene trasferito a Milano.

La prima domenica in cui celebra una messa dice:
"Allora fratelli, oggi vi parlerò di Adamo ed Eva.
Adamo, bravo picciotto, lavuraturi, servu di Dio, SICILIANU iera.
Eva, bottana, tentatrice, MILANESE iera!"
Al che tutti si lamentano, per cui il Vescovo chiama il prete e
gli raccomanda vivamente di non dare mai più interpretazioni
della Bibbia di quel genere, se non vuole essere trasferito.

Il prete promette che non ripeterà più un errore del genere.

La domenica successiva però dice:
"Allora cari confratelli, oggi vi parlerò di Abele e
Caino.
Abele, ca ci facia i sacrifizi a Dio, onesto, picciottu ammodo,
degnu figghiu ri so patri, SICILIANU iera.
Caino, traditore, figghiu i so matri, fratricida e medda, MILANESE iera!"

Si ripetono le scene della domenica precedente
e stavolta il vescovo si presenta anche lui al prete
e gli dice di avere intenzione di cacciarlo dalla città.
Il prete garantisce e promette, finché il vescovo non si convince
e gli consente l'ultima prova, a patto che non pronunci mai più la
parole SICILIANO o MILANESE.

La domenica successiva il prete dice:
"Fratelli, oggi vi parlero' dell'ultima cena! ... e Cristo disse:
"Picciutteddi beddi, vagghiu a diri ca in verità unu ri voi mi tradirà!"
Scende lo sconcerto fra gli apostoli.

San Pietro: "Signuruzzu beddu, ca piccasu sugnu iu?"

"No, no,'n si tu. Tu si nu bravu picciottu devoto"

San Giovanni: "Che sugnu iu, allora, Signuruzzu miu?"
"No, no, nun si mancu tu, nun ta' prioccupare".

Al che, Giuda dice: "Whela' , saro' minga mi?"